Il suo nome e quello del suo socio fondatore rimbalzano nei telegiornali e nelle reti di tutte le reti e su internet sono visibili tanti dei loro accalorati interventi. Il loro lavoro comincia a scoperchiare una pentola dalle dimensioni spaventose.
Serafino Di Loreto (nella foto), legale e professore universitario per passione, qualche anno fa si mette a spulciare nelle carte di un amico suicidatosi perché strangolato dai debiti con le banche e trova alcune gravi scorrettezze commesse a suo danno da parte di un istituto di credito che aveva enormemente contribuito a stringere il nodo di quel cappio.
“Oltre il 92 per cento dei conti correnti (statistica ricavata da oltre 130mila pre-analisi effettuate) è affetto da “ladrocinio” (usura e anatocismo) da parte degli istituti bancari e finanziari. Su un finanziamento di 100mila euro arrivano a sottrarne ogni quattro/cinque anni fino a 30mila euro. In Italia, oltre a pagare tasse stratosferiche, dobbiamo mantenere uno stato occulto (banche e finanziarie) che praticano una “tosatura orizzontale” e preleva dai conti dei clienti somme non dovute”.
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