lunedì 28 settembre 2015

LEI CI DEVE 4 MILA EURO: È FALSO, BANCA CONDANNATA A RISARCIRNE 24.000

Incubo tassi per un’imprenditrice, ma in debito era l’istituto: dovrà risarcirla Allerta dell’Sdl: «Anatocismo e tassi d’usura si celano in tantissimi finanziamenti»

di Federico Cipolla su La Tribuna di Treviso

Quattro mila euro di debito per chiudere il conto? Decisamente troppi. È bastato rivolgersi a una società di consulenza, in questo caso la Sdl, per scoprire al contrario che era la banca ad essere in debito. Una vicenda tutta trevigiana, che ha coinvolto l’imprenditrice Lorena Mazzola. Purtroppo una delle tante vittime di “errori” nel conteggio degli interessi passivi, che ieri hanno partecipato al convegno organizzato al Sant’Artemio dal Sdl centrostudi”.

Lorena Mazzola appena scoperto che alla banca non doveva niente, ma che al contrario avrebbe dovuto ricevere un bel po’ di soldi, è andata in causa. È di poche settimane fa la sentenza: l’istituto dovrà versarle 24.448. «Ma non è un caso raro», spiega Gianmario Bertollo, direttore aziendale di Sdl Treviso, «anzi. Nel 98% dei casi che ci vengono sottoposti scopriamo che ci sono delle anomalie sui conti correnti».


«Fino ad ora questi fenomeni sono passati sotto traccia» spiega il fondatore di Sdl Serafino Di Loreto, «per due motivi principali. Il primo è in deficit informativo che fa sì che da una parte ci siano delle banche che conoscono nel dettaglio la materia, e dall’altra persone che non hanno una formazione per scoprire l’inganno. L’altro motivo è che c’è timore a andare contro le banche, perché di fronte ad un’azione potrebbero chiudere i rubinetti all’azienda».

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