È la terza ristrutturazione di Equitalia dopo quelle del 2011 e 2012. La società controllata da Agenzia delle Entrate (51%) e Inps (49%) cui compete la riscossione di tributi, contributi e sanzioni. Con la delibera del Cda dell’11 novembre, dal primo luglio 2016 nascerà una newco che incorporerà Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud. Intanto è ripresa la campagna di minacce contro gli 8000 dipendenti. Ce ne parla SDL Centrostudi.
Dal 1° Luglio 2015 nasce la newco che unisce i tre agenti di riscossione
Il Consiglio di amministrazione ha varato l'11 novembre, la delibera che spiega come dal primo luglio 2016 nascerà una newco con la fusione per incorporazione delle tre società agenti della riscossione, Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud. Scatterà poi anche il riassetto di Equitalia holding “in coerenza con il mutato quadro di riferimento”. L’obiettivo principale, scrive l’azienda presieduta da Vincenzo Busa e con Ad Ernesto Maria Ruffini, è “il superamento delle residue duplicazioni organizzative consentendo – rispetto al modello attualmente in essere – ulteriori miglioramenti in termini di semplificazione e di efficacia dei processi di riscossione, nonché un’omogenea percezione di Equitalia da parte dei suoi interlocutori”. Al termine dell’operazione la holding, oltre a erogare servizi corporate e di supporto alla produzione, continuerà a svolgere funzioni di indirizzo e coordinamento nei confronti della newco e di Equitalia Giustizia. Equitalia ha chiuso il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 con 14,5 milioni di utile (oltre cinque volte i 2,7 milioni del 2013) a fronte di una riscossione di oltre 7,4 miliardi (+3,9% sul 2013).
COSA ACCADRÀ AGLI 8000 DIPENDENTI
I circa ottomila dipendenti del gruppo attendono ora notizie concrete sulle ricadute della riorganizzazione. Venerdì prossimo 11 dicembre i sindacati incontreranno l’amministratore delegato Ruffini. I sindacati chiedono ulteriori chiarimenti sulle “conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori/lavoratrici, le eventuali misure concrete previste nei confronti di questi ultimi e le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi.” I coordinamenti sindacali aziendali dei tre Agenti della riscossione hanno così dato il via alla procedura di contrattazione delle ricadute sulle condizioni di lavoro del personale, che andrà conclusa entro 15 giorni dalla comunicazione aziendale del 4 dicembre scorso. In base alle norme contenute nel contratto integrativo aziendale triennale dei tre agenti della riscossione (Equitalia Nord, Centro e Sud) varato il 24 gennaio 2014, sotto l’aspetto contrattuale, non ci saranno problemi di prevalenza di un contratto su un altro.
La riorganizzazione annunciata a dicembre 2012
Nella precedente (e seconda) fase di riorganizzazione di Equitalia, annunciata a dicembre 2012, la società aveva semplificato e razionalizzato la struttura interna sulla base di quattro divisioni senza ricadute occupazionali o mobilità per gli 8mila dipendenti. La riorganizzazione puntava alla riduzione di un quarto delle unità organizzative, al miglioramento del rapporto con gli enti impositori, alla maggior efficienza nella riscossione. La holding si era focalizzata sull’indirizzo, coordinamento e controllo, semplificando snellendo e accentrando le funzioni corporate, acquisti, logistica e sicurezza, amministrazione contabilità e bilancio, personale, informatica per tutto il gruppo. Equitalia Nord, Centro e Sud si erano invece specializzate sul core business, la riscossione, semplificando gli staff, riducendo i livelli organizzativi, accentrando a livello regionale la riscossione. Le aree territoriali erano state ridefinite e non coincidevano più necessariamente con le Province, ottenendo responsabilità sulle procedure esecutive sul territorio e gestione degli sportelli.
Il primo riassetto del 2011
Il riassetto del gruppo era iniziato a luglio 2011 per chiudersi al 31 dicembre successivo portando da 40 società private a soli tre agenti della riscossione: Equitalia Nord, Centro e Sud. Equitalia Nord (sede a Milano), ha competenza in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige per oltre 23 milioni di cittadini. Equitalia Centro (Bologna), è agente della riscossione in Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria per oltre 13 milioni e mezzo di residenti. Equitalia Sud (Roma), gestisce l’attività di riscossione in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia con circa 20 milioni di residenti.
Cos’è e come funziona Equitalia
Equitalia, istituita nel 2005, è organizzata in holding Equitalia e in tre agenti della riscossione, Equitalia Nord, Equitalia Centro, Equitalia Sud, mentre Equitalia Giustizia, istituita nel 2008, è il gestore del Fondo Unico Giustizia, dove confluiscono le somme sequestrate nell’ambito di procedimenti penali e in applicazione delle misure di prevenzione antimafia, nonché i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata. L’organizzazione era basata sulla riforma del sistema della riscossione nazionale varata quando il primo ottobre 2006 l’attività era passata sotto il controllo pubblico, con la legge che attribuiva le attività di riscossione all’Agenzia delle Entrate che le esercita per il tramite di Equitalia. La prima riorganizzazione societaria ha interessato tutta l’Italia - a esclusione della Regione Siciliana, sul cui territorio il gruppo Equitalia non ha competenza - permettendo la riduzione delle società concessionarie da 38 a 16. Il secondo passaggio organizzativo, deliberato nel 2010, ha consentito dal 1° gennaio 2012 di far confluire i 16 agenti della riscossione in sole tre società, Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud, che svolgono la loro funzione operativa con il coordinamento e l’indirizzo della holding Equitalia. Nel 2008 con lo scopo di gestire il Fondo unico di giustizia e i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata è stata istituita Equitalia Giustizia.
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